El plan económico gradualista de Scioli
Por Guillermo Cherashny.-
Si Daniel Scioli consigue el triunfo en las elecciones presidenciales del próximo 25 de octubre, ya tiene en mente el siguiente plan económico que empezará a implementar en diciembre. Si bien la cuestión podría comenzar desde este momento, se considera que el Gobierno Nacional no se hace cargo, ya que crece la desconfianza con respecto a lo económico.
La planificación que Scioli quiere aplicar en el país consiste en eliminar las retenciones a todas las economías regionales, a saber: el maíz, el trigo, el girasol y reducir a la mitad las de la soja. Lo mismo ocurriría con las exportaciones industriales. Otra de las medidas que tiene en mente es la de quitar los subsidios a la electricidad, lo que significaría 70.000 millones de pesos, es decir 1/3 del déficit fiscal, que hoy alcanza los 200.000 millones de pesos. Con respecto al ingreso de capitales, se aplicaría un peronismo explícito, para que las empresas locales y extranjeras compren el bono 24. De esta manera, ingresarían dólares hasta que se libere el cepo, liberación que se considera que se llevará a cabo en un lapso de tres meses aproximadamente.
El tipo de cambio
Continuando con la cuestión del dólar, actualmente el gobierno está devaluando el oficial a un ritmo del 25% contra el 10% de los meses anteriores. Scioli piensa seguir con esta política cambiaria, con una devaluación que superaría el 20%, y también iniciaría una negociación con los fondos buitres que durará alrededor de seis meses, según tiene previsto.
Economistas especializados adscriptos a la ortodoxia financiera aseguran que este plan no puede funcionar, debido al atraso cambiario, que indica que el dólar debería estar a $ 15 y que se espera una devaluación por parte del mercado. Sin embargo, este plan gradualista y voluntarista sería, pese a sus defectos, un gran avance frente a los desaciertos del Ministro de Economía Axel Kicillof.
SI SACAN LOS SUBSIDIOS DE UNA , DESDE DICIEMBRE A COCINAR CON LEÑA, Y VOLVER A LA VELA…
No existe ningún plan gradualista SCIOLI-BEIN. Eso es humo para que difundan preiodistas de la Opo excitables como Longobardi, para captar al electorado independiente. Ya lo dijo el propio Scioli: no va a haber devaluación ni ajuste: ese el el PLAN KICILLOF-MONTONEROS que llegará al gobierno con Scioli
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Advisory Equity
Aggiornamento Mercati e Spunti Operativi
16 Settembre 2015
DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO
Pagina 2 di 9
DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 2
Equity Focus: Mercati Azionari
Mercati azionari globali all’insegna della volatilità con le
preoccupazioni che si sono spostate dalla Grecia alla
Cina. Nonostante il sostegno della Banca centrale cinese
attraverso nuovi stimoli all’economia del Paese, dalla
metà di giugno ad oggi, l’indice Shanghai Comp ha perso
tutti i guadagni registrati da inizio anno. La Banca
centrale cinese ha tagliato i tassi di interesse per cinque
volte da novembre 2014 e deciso di svalutare lo Yuan per
recuperare competitività nei settori legati alle
esportazioni e sostenere la produzione industriale.
Questo, però, ha alimentato i timori riguardo il rischio di
un rallentamento delle economie emergenti e di un
ulteriore deprezzamento delle rispettive valute causato
dalle crescenti fuoriuscite di capitale: le prospettive
macro-economiche sui Paesi emergenti non sono
particolarmente favorevoli ed il continuo declino dei
prezzi delle commodities è tale da ridurre sia le
prospettive di inflazione che di crescita economica. Il Fmi
ha confermato che sono aumentati i rischi riguardo un
indebolimento della crescita economica globale ed ha
chiesto alle varie Banche centrali di mantenere una
politica monetaria espansiva. Nel mese di Agosto, le
imprese europee ed americane esposte alla Cina ed ai
Paesi emergenti hanno registrato un forte sell-off: settori
più sensibili sono Auto, Lusso e Materie prime.
In Europa, il presidente della Bce, Mario Draghi, ha
rivisto al ribasso le stime di crescita di inflazione e Pil
dell’Eurozona nel 2015 e 2016 ed ha affermato che il QE
andrà avanti fino a settembre 2016 ed anche oltre se
necessario. Inoltre, la Bce ha deciso di aumentare il
limite di acquisto per ciascuna emissione di titoli del
debito pubblico dal 25% al 33% ma il ritmo resta a 60
mld€ al mese.
In Usa, dal Beige Book della Fed è emerso come
l’economia americana stia crescendo ad un ritmo
moderato nonostante le difficoltà causate dalla Cina, dal
calo dei prezzi del petrolio e dall’apprezzamento del
dollaro. Il dato sul Pil del secondo trimestre è salito al
+3,7%, in modo superiore alle attese, ed il mercato del
lavoro si mantiene su buoni livelli. Tuttavia, i membri del
Fomc sono ancora incerti su un eventuale rialzo dei tassi
a settembre. Probabile un rialzo nel 2015 ma più a
dicembre che a settembre. In questa fase la Fed sembra
dare più peso alle condizioni finanziarie globali che al
buon stato di salute dell’economia interna.
Performance settoriale Europa da inizio 2015
Asset
Class Giudizio Preferenze
Finanziari, Chimici, Tecnologia
(Semiconduttori), Health Care in Usa;
Distribuzione alimentare in Europa
Stile Value;
Tema High Dividend ;
Azioni di Società europee con business
legato ai Paesi sviluppati (Europa ed Usa)
Commento
Azioni +
Stile / Temi di
investimento
Settori
Mercati
Preferenza per lo stile Value che registra una buona
performance nelle fasi di ripresa del ciclo economico e
per il tema High Dividend, attraverso la selezione di
società europee con una struttura finanziaria solida ed in
grado di generale flussi di cassa ricorrenti ed adeguati
per la distribuzione di un dividendo.
Manteniamo la preferenza per le economie dei Paesi
sviluppati
Preferenza per i settori ciclici : il QE porterà ad una
maggiorte propensione al rischio da parte degli
investitori, con una conseguente rotazione settoriale
dai titoli difensivi a quelli ciclici.
Europa, Usa e Giappone
Indice Valore Perf
YTD
Volat
360gg
P/E Dividend
Yield
DOW JONES INDUS. AVG 16.370,96 -8,15% 13,48% 14,94 2,61%
S&P 500 INDEX 1.953,03 -5,14% 13,54% 16,50 2,21%
NASDAQ COMPOSITE INDEX 4.805,76 1,47% 15,22% 20,96 1,29%
Euro Stoxx 50 Pr 3.175,62 0,93% 20,94% 13,65 3,86%
FTSE 100 INDEX 6.084,59 -7,33% 14,66% 15,07 4,28%
CAC 40 INDEX 4.518,15 5,74% 20,13% 14,53 3,39%
DAX INDEX 10.131,74 3,33% 20,76% 12,66 2,93%
IBEX 35 INDEX 9.696,40 -5,67% 20,66% 14,47 5,94%
FTSE MIB INDEX 21.553,80 13,37% 25,69% 16,77 3,04%
SWISS MARKET INDEX 8.686,17 -3,31% 17,56% 16,84 3,25%
NIKKEI 225 18.026,48 3,30% 20,07% 16,97 1,64%
MSCI EM 807,66 -15,54% 13,76% 11,58 3,01%
Performance in valuta locale da inizio 2015 dell’indice EuroStoxx (linea
nera) vs S&P500 (linea gialla) vs MSCI Emerging Market (linea verde)
Pagina 3 di 9
DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 3
Equity Focus: Settori più sensibili al
rallentamento della crescita economica cinese
Il settore automobilistico ha performato bene i primi cinque
mesi del 2015 (+30%) beneficiando del miglioramento del
ciclo economico, dalla ripresa della domanda di auto in
Europa, dal calo del prezzo delle commodities e dal
deprezzamento dell’Euro, ma ha poi sottoperformato durante
il recente contesto di volatilità, arrivando a perdere gran
parte dei guadagni registrati. I dati sulle vendite di automobili
sono stati buoni nei Paesi sviluppati (Europa ed Usa), mentre
hanno registrato dei rallentamenti nei Paesi Emergenti
(Brasile, Cina e Russia). Il rallentamento della crescita
economica cinese potrebbe impattare negativamente sul
settore attraverso un calo della domanda. Inoltre, il mercato
automobilistico cinese sta subendo cambiamenti strutturali
con i costruttori locali che stanno guadagnando significative
quote di mercato. La concorrenza in aumento ed il
rallentamento delle vendite in Cina ha portato alcune società
automobilistiche (soprattutto quelle tedesche, maggiormente
esposte al mercato cinese) ha rivedere al ribasso le
prospettive degli utili.
La domanda di materie prime da parte dalla Cina (il
maggiore consumatore di commodities industriali) rimane
debole, mentre l’offerta globale è grande. Le società legate
alle materie prime dovranno far fronte al calo dei prezzi delle
commodities attraverso un taglio del Capex. Il rallentamento
della crescita economica in Cina, il debole trend dei prezzi
delle materie prime ed il dollaro forte non sono di supporto
per il settore nel breve periodo. Consideriamo che sia troppo
presto investire nei settori legati alle commodities anche se le
società stanno adattando i loro modelli di business ad un
contesto di bassi prezzi delle commodities (M&A, taglio del
Capex, controllo dei costi). E’ opportuno aspettare qualche
catalyst positivo (migliori dati macro in particolare).
Il contesto macro-economico caratterizzato dal calo dei prezzi
del petrolio, bassa inflazione e bassi tassi d’interesse è
relativamente benevolo per le vendite dei beni di lusso ed
un sostegno dovrebbe venire anche dal deprezzamento
dell’Euro. Ma tra i fattori di rischio c’è il rallentamento della
crescita economica cinese e l’introduzione della norma
anticorruzione da parte del governo cinese. Inoltre, la
svalutazione dello yuan inciderà negativamente sulle vendite
in quanto i beni di lusso diventano più costosi per i turisti
cinesi.
Performance 5 anni dell’indice STOXX 600 Automobiles & Parts
Performance 5 anni dell’indice STOXX 600 Basic Resource
Performance 5 anni dell’indice MSCI Europe Textiles Apparel &
Luxury Goods
Performance Total Return settoriale Usa
Performance Total Return settoriale Europa
Settore Perf.
5g
Perf.
1M
Perf.
3M
Perf.
6M
Perf.
YTD
Perf.
1 A
Perf.
3 A
Volat.
1 A
S&P 500 CONS DISCRET IDX 1,68 -4,15 -1,59 0,60 4,86 11,63 18,23 14,504
S&P 500 HEALTH CARE IDX 2,54 -6,59 -5,09 -1,29 3,59 11,85 23,14 15,682
S&P 500 TELECOM SERV IDX 0,76 -4,30 -4,70 -3,46 -1,57 -3,11 2,47 14,022
S&P 500 INFO TECH INDEX 2,86 -4,85 -5,01 -1,70 -1,58 2,85 11,77 16,343
S&P 500 CONS STAPLES IDX 0,86 -6,58 -1,85 -1,75 -2,33 6,46 12,25 11,784
S&P 500 FINANCIALS INDEX 1,77 -8,70 -7,58 -4,49 -5,92 0,37 14,35 14,977
S&P 500 INDUSTRIALS IDX 1,84 -5,66 -7,84 -7,37 -8,09 -2,86 12,91 14,714
S&P 500 UTILITIES INDEX 1,75 -8,62 -1,18 -2,59 -10,26 2,09 8,62 16,448
S&P 500 MATERIALS INDEX 0,52 -7,55 -15,39 -14,43 -12,19 -13,68 5,34 16,198
S&P 500 ENERGY INDEX -1,43 -9,34 -17,78 -14,79 -20,28 -30,61 -4,73 21,532
Settore Perf.
5 g
Perf.
1M
Perf.
3M
Perf.
6M
Perf.
YTD
Perf.
1 A
Perf.
3 A
Volat.
1 A
STXE 600 FinanServc € Pr 1,34 -6,68 -5,18 -3,12 15,47 25,28 24,47 19,827
STXE 600 Constr&Mtr € Pr 0,46 -5,05 -2,66 -4,52 15,12 17,83 17,64 19,737
STXE 600 HealthCare € Pr -0,87 -6,89 -4,29 -5,22 14,20 14,35 21,15 17,387
STXE 600 Per&HouGds € Pr -0,35 -8,40 -4,68 -5,59 12,84 18,13 16,40 17,664
STXE 600 Trav&Leisr € Pr 0,91 -3,26 -3,17 -4,29 12,45 28,45 25,81 18,471
STXE 600 RealEstate € Pr -0,57 -8,59 -1,02 -6,03 11,71 18,44 16,77 18,320
STXE 600 Media € Pr -0,52 -6,11 -5,85 -6,32 11,70 20,39 22,06 17,060
STXE 600 Telcomm € Pr -2,11 -9,38 -6,60 -4,44 10,36 20,31 15,83 18,713
STXE 600 Retail € Pr -1,06 -9,20 -7,83 -7,64 8,53 11,92 10,85 17,958
STXE 600 Auto&Parts € Pr 2,72 -5,75 -15,28 -19,39 8,49 13,16 20,54 23,869
STXE 600 Insurance € Pr 0,91 -7,82 -5,03 -8,77 8,05 14,49 19,86 17,406
STXE 600 Chemicals € Pr -0,59 -9,67 -10,60 -13,52 5,55 8,73 11,19 20,280
STXE 600 Food&Bevrg € Pr -0,49 -8,37 -7,22 -10,20 4,88 8,47 11,94 16,254
STXE 600 InduGd&Ser € Pr -0,34 -8,50 -10,20 -11,82 4,61 4,64 10,93 17,000
STXE 600 Banks € Pr -0,28 -9,86 -11,47 -6,60 4,26 -1,58 10,68 21,674
STXE 600 Technology € Pr 0,11 -5,61 -11,53 -13,09 1,62 5,46 15,81 20,107
STXE 600 Utilities € Pr -1,08 -9,68 -8,58 -7,01 -5,29 -5,77 7,04 18,477
STXE 600 Oil&Gas € Pr -0,84 -11,72 -16,60 -10,56 -5,85 -21,81 -5,48 24,426
STXE 600 BasicResou € Pr 1,65 -10,37 -23,25 -23,43 -17,23 -25,73 -10,92 27,340
Pagina 4 di 9
DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 4
Spunti operativi: Azioni europee con esposizione ai
mercati dei Paesi sviluppati
Le aspettative di una ripresa nelle economie sviluppate, anche se in modo modesto e progressivo,
restano intatte e raccomandiamo i settori ed i titoli esposti al miglioramento della domanda
domestica nei mercati sviluppati (Europa & Usa). In Europa i fattori di supporto sono: il QE, il
deprezzamento dell’Euro, dati macro in ripresa ed il miglioramento del credito. Negli Stati Uniti: la
crescita economica, il miglioramento del mercato occupazionale ed un ritorno al consumo.
Name Settore
Europa
Occidentale USA
Tot Mercati
Sviluppati Africa Europa
dell’Est
America
Latina
Asia
Tot Mercati
Emergenti
AXA SA Insurance 75% 13% 88% 12% 12%
ATLANTIA SPA Transportation 83% 83% 17% 17%
ING GROEP NV-CVA Banks 93% 2% 95% 5% 5%
VINCI SA Engineering&Construction 82% 3% 85% 4% 6% 1% 4% 15%
RANDSTAD HOLDING NV Commercial & Professional Serv 70% 22% 92% 8% 8%
PEUGEOT SA Auto Manufacturers 71% 7% 78% 4% 4% 7% 7% 22%
KONINKLIJKE AHOLD NV Food & Staples Retailing 40% 60% 100% 0%
FRESENIUS SE & CO KGAA Health Care Equipment & Servic 42% 42% 84% 2% 5% 9% 16%
SNAM SPA Utilities 100% 100% 0%
COMPAGNIE DE SAINT GOBAIN Capital Goods 68% 14% 82% 4% 8% 6% 18%
GRIFOLS SA Pharmaceuticals, Biotechnology 21% 65% 86% 9% 5% 14%
CAP GEMINI Software & Services 70% 21% 91% 5% 4% 9%
% dei ricavi
Isin Name Settore Paese
Giudizio
BNP
Target
Price
Valuta Prezzo Beta
EPS
2014
Stima
EPS
2015
Stima
EPS
2016
Stima
Dividend
Yield
Perf TR
5 d
Perf TR
1 m
Perf TR
3 m
Perf TR
6 m
Perf TR
YTD
Perf TR
1 Y
FR0000120628 AXA SA Insurance FRANCE BUY 29,00 EUR 22,01 1,10 2,11 2,25 2,36 4,82% -1,32 -7,91 -0,34 -1,96 19,48 16,98
IT0003506190 ATLANTIA SPA Transportation ITALY HOLD 27,00 EUR 23,47 0,86 0,95 1,13 1,28 3,66% -1,84 -4,90 8,61 0,13 23,70 25,17
NL0000303600 ING GROEP NV-CVA Banks NETHERLANDS BUY 16,30 EUR 13,09 1,24 1,01 1,14 1,19 6,19% -2,42 -7,26 -7,32 -0,88 23,83 22,64
FR0000125486 VINCI SA Engineering&Construction FRANCE BUY 68,00 EUR 57,32 0,89 3,51 3,51 3,76 3,23% -0,73 -1,56 12,13 7,91 28,68 32,55
NL0000379121 RANDSTAD HOLDING NV Commercial & Professional Serv NETHERLANDS HOLD 60,00 EUR 53,99 1,09 2,56 3,26 3,87 2,78% -2,65 -11,97 1,07 -0,69 37,88 47,09
FR0000121501 PEUGEOT SA Auto Manufacturers FRANCE BUY 22,50 EUR 15,58 1,16 -0,18 1,39 1,77 0,39 -8,76 -13,30 -3,68 52,40 44,28
NL0010672325 KONINKLIJKE AHOLD NV Food & Staples Retailing NETHERLANDS BUY 21,00 EUR 17,57 0,87 0,89 1,04 1,13 2,96% -0,28 -0,73 -2,82 -0,63 22,13 40,51
DE0005785604 FRESENIUS SE & CO KGAA Health Care Equipment & Servic GERMANY HOLD 78,00 EUR 63,52 0,79 2,03 2,58 2,90 0,85% -0,33 -2,86 16,29 17,23 48,30 65,18
IT0003153415 SNAM SPA Utilities ITALY HOLD 4,57 EUR 4,40 0,78 0,32 0,34 0,28 5,68% 0,41 -2,44 2,09 3,24 13,22 6,08
FR0000125007 COMPAGNIE DE SAINT GOBAIN Capital Goods FRANCE BUY 49,50 EUR 40,39 1,21 2,27 2,44 2,93 3,12% -1,70 -4,72 -0,23 2,53 18,07 12,65
ES0171996012 GRIFOLS SA Pharmaceuticals, Biotechnology SPAIN HOLD 44,00 EUR 37,65 0,86 1,72 1,85 2,02 1,70% 0,67 -4,79 5,80 -2,25 14,64 16,23
FR0000125338 CAP GEMINI Software & Services FRANCE HOLD 92,00 EUR 78,06 0,94 3,50 4,24 5,11 1,72% 0,08 -8,78 1,42 4,71 33,18 36,53
Pagina 5 di 9
DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 5
Spunti operativi: azioni High Dividend
L’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce
porterà ad un deprezzamento dell’Euro e
contribuirà a mantenere bassi i rendimenti sul
mercato obbligazionario. Di conseguenza, gli
investitori in cerca di un maggiore rendimento
saranno orientati verso gli asset più rischiosi in
particolare i settori ciclici e le azioni high
dividend.
Di seguito una selezione di azioni europee high dividend:
Fonte dati: Bloomberg
Paese Indice Dividend
Yield
Europa Euro Stoxx 50 Pr 3,85%
UK FTSE 100 INDEX 4,30% UK Generic Govt 10Y Yield 1,86%
Francia CAC 40 INDEX 3,39% France Govt Oats Btan 10 Yr Oa 1,06%
Germania DAX INDEX 2,93% Germany Generic Govt 10Y Yield 0,66%
Spagna IBEX 35 INDEX 5,94% Spain Generic Govt 10Y Yield 2,09%
Italia FTSE MIB INDEX 3,04% Italy Generic Govt 10Y Yield 1,85%
Svizzera SWISS MARKET INDEX 3,24% Switzerland Govt Bonds 10 Year -0,05%
Olanda AEX-Index 3,45% Netherlands Governments 10 Yr 0,84%
Rendimento Bond 10Y
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
5,50
6,00
6,50
7,00
7,50
8,00
feb-06
lug-06
dic-06
mag-07
ott-07
mar-08
ago-08
gen-09
giu-09
nov-09
apr-10
set-10
feb-11
lug-11
dic-11
mag-12
ott-12
mar-13
ago-13
gen-14
giu-14
nov-14
apr-15
Dividend Yield EuroStoxx Rendim Bund10Y
Isin Name Settore Paese
Giudizio
BNP
Target
Price
Valuta Prezzo Beta
EPS
2014
Stima
EPS
2015
Stima
EPS
2016
Stima
Dividend
Yield
Perf TR
5 d
Perf TR
1 m
Perf TR
3 m
Perf TR
6 m
Perf TR
YTD
Perf TR
1 Y
NL0000303600 ING GROEP NV-CVA Banks NETHERLANDS BUY 16,30 EUR 13,09 1,24 1,01 1,14 1,19 6,17% -2,13 -7,26 -7,32 -0,58 23,83 23,02
IT0003153415 SNAM SPA Utilities ITALY HOLD 4,57 EUR 4,39 0,78 0,32 0,34 0,28 5,69% 0,23 -2,57 1,95 3,06 13,06 5,88
DE0008404005 ALLIANZ SE-REG Insurance GERMANY BUY 168,00 EUR 140,95 0,92 14,02 14,82 14,42 5,25% -0,84 -7,54 0,86 -5,15 7,38 10,07
DE0008430026 MUENCHENER RUECKVER AG-REG Insurance GERMANY HOLD 183,00 EUR 165,30 0,86 18,54 18,62 17,16 4,84% -0,48 -1,61 2,48 -11,35 3,98 12,28
FR0000120628 AXA SA Insurance FRANCE BUY 29,00 EUR 22,12 1,10 2,11 2,25 2,36 4,79% -0,83 -7,45 0,16 -1,47 20,08 17,57
IT0003506190 ATLANTIA SPA Transportation ITALY HOLD 27,00 EUR 23,47 0,86 0,95 1,13 1,28 3,65% -1,84 -4,90 8,61 0,13 23,70 25,17
FR0000120578 SANOFI Pharmaceuticals FRANCE HOLD 98,00 EUR 88,32 0,97 5,18 5,72 5,96 3,45% -0,39 -6,07 0,61 0,68 19,53 3,74
NL0000395903 WOLTERS KLUWER Media NETHERLANDS HOLD 30,00 EUR 28,47 0,93 1,58 1,87 2,01 3,27% -1,86 -3,56 4,77 -5,52 14,59 35,41
FR0000125486 VINCI SA Capital Goods FRANCE BUY 68,00 EUR 57,42 0,89 3,51 3,51 3,76 3,22% -0,73 -1,39 12,13 7,91 28,68 32,55
FR0000125007 COMPAGNIE DE SAINT GOBAIN Capital Goods FRANCE BUY 49,50 EUR 40,39 1,21 2,27 2,44 2,93 3,11% -1,33 -4,35 0,15 2,92 18,52 13,08
NL0010672325 KONINKLIJKE AHOLD NV Food & Staples Retailing NETHERLANDS BUY 21,00 EUR 17,63 0,87 0,89 1,04 1,13 2,96% -0,28 -0,37 -2,82 -0,63 22,59 40,51
Pagina 6 di 9
DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 6
Equity Focus: Situazione macro in Cina (1/3)
• Dati macro deboli continuano ad emergere in particolare la relativamente debole crescita della produzione
industriale ad Agosto (6,1%) e la crescita altrettanto sotto trend degli investimenti fissi (10,9%).
• D’altro canto la PBOC è riuscita a stabilizzare la crescita dell’offerta di moneta, dopo la riduzione dei tassi
continua la politica espansiva verso le banche attraverso l’abbondante liquidità fornita al sistema.
• La bilancia commerciale mostra un calo dell’export ma anche più marcato dell’import a testimonianza di un
calo della domanda interna.
• Politiche fiscali espansive come: riduzione dal 30% al 25% dei requisiti di capitale per i nuovi progetti in
infrastrutture (porti, aeroporti e strade) mentre questi incentivi non vengono forniti a settori dove resta un
eccessiva capacità (in particolare cemento ed acciaio).
• Evento politico importante: la presentazione del prossimo piano a 5 anni (2016-2020) per l’economia cjhe
verrà annunciato probabilmente in Ottobre.
• Quest’ultimo evento potrebbe rappresentare un catalyst importante per i mercati azionari.
• Le valutazioni degli stessi sono scese in misura importante ma, anche se si è ridotto, resta un premio alto
dell’indice di Shanghai rispetto all’Hang Seng China. Attualmente il premio valutativo delle azioni
quotate in Cina è del 23% circa rispetto a quelle quotate a Shanghai (17% se consideriamo i PE
12m fw)
Valutazioni dell’Hang Seng China
Valutazioni dello Shanghai Composite
Sulla sinistra abbiamo
inserito i grafici dei PE
12m fw dei due indici;
appare evidente come il
premio valutativo
dell’indice di Shanghai
rispetto all’Hang Seng si
sia ridotto dal 60% circa di
metà Giugno all’attuale
17%. Le valutazioni
raggiunte dagli indici
risultano più appetibili
anche se aspetteremmo
una normalizzazione della
volatilità per effettuare gli
investimenti.
Pagina 7 di 9
DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 7
Equity Focus: Situazione macro in Cina (2/3)
Volatilità a 90 gg dell’indice Shanghai Composite e dell’HSI negli ultimi 10 anni
Investire in un contesto di volatilità come quello evidenziato dai grafici è evidentemente molto
rischioso. Noi attenderemmo una normalizzazione della stessa prima di valutare investimenti sul
mercato cinese. Preferiamo non agire da contrarian ma attendere la definizione di un trend più
definito in un contesto di riduzione della volatilità.
Pagina 8 di 9
DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 8
Equity Focus: Situazione macro in Cina (3/3)
Volatilità storica ed implicita a 90 gg dell’indice HSI negli ultimi 5 anni
La volatilità implicita a 90 giorni sull’indice resta superiore (grafico sopra) rispetto a quella
storica realizzata; questo indica che il mercato si aspetta ancora una volatilità in aumento e
quindi non crediamo che sia il momento giusto per investire se non in una pericolosa ottica
contrarian.
I dati macro Cinesi negli ultimi mesi
Pagina 9 di 9
DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 9
Spunti operativi: idee di investimento per il 2015
Di seguito un aggiornamento dei titoli presentati nelle precedenti conference call:
Fonte dati: Bloomberg
I titoli sono stati selezionati sulla base delle seguenti tematiche di investimento 2015:
1. La debolezza del petrolio e quindi l’impatto positivo sul reddito disponibile dei consumatori (settore retail, auto)
2. La debolezza dello scenario macro in Europa che può ancora favorire i settori meno ciclici (Health Care, Food &
Beverage) almeno nella prima parte dell’anno.
3. Un Dollaro più forte (apprezzamento del Dollaro Usa) offre un vantaggio competitivo per le società europee
esportatrici.
4. Titoli High Dividend: società europee in Euro con elevato dividend yield ma anche con una struttura finanziaria sana e
poco indebitata in grado di mantenere costante od incrementare il proprio dividendo nel tempo
5. Lo scenario che vedrà probabilmente tassi di interesse bassi per un periodo prolungato di tempo dovrebbe ancora
favorire il settore Telecom ed anche quello delle utility soprattutto quelle regolamentate, non esposte alla produzione
e vendita di energia elettrica penalizzata probabilmente dai bassi prezzi del petrolio.
6. La forte flessione dei prezzi delle materie prime ha pesato sul settore delle basic resources, anche in questo settore
comunque è possibile trarre spunti positivi soprattutto per le valutazioni raggiunte. Il calo del prezzo delle stesse ha
già portato a pesanti downgrade.
7. Vediamo alcune opportunità tra le banche popolari in Italia in vista della probabile riforma del settore voluta dalla
Banca d’Italia e su banche che hanno terminato positivamente una lunga fase di ristrutturazione.
ISIN Name Settore Data di
inserimento
Prezzo alla
data di
inserimento
Prezzo
Dividend
Yield
atteso
Dividend
Yield ptf
Perf TR
5 d
Perf TR
1 m
Perf TR
3 m
Perf TR
6 m
Perf TR
1 Y
Perf TR
YTD
Perf TR
da
inser.
Perf Ptf
Perf
SXXE
FR0000120560 NEOPOST SA Office/Business Equip 19/01/2015 44,38 41,77 9,70% 4,08% 0,43% -0,92% -11,52% -6,68% -18,35% -12,07% -5,88% 19,64% 18,17%
NL0000303600 ING GROEP NV-CVA Banks 19/01/2015 11,10 15,97 4,48% 1,73% 8,61% 15,87% 40,19% 61,68% 47,44% 43,89%
ES0130960018 ENAGAS SA Gas 19/01/2015 26,57 26,73 5,10% 3,17% 5,92% -4,02% -0,80% 11,59% 2,08% 0,58%
IT0000066123 BANCA POPOL EMILIA ROMAGNA Banks 09/06/2015 7,57 8,48 1,35% 6,89% 14,03% 19,34% 39,47% 33,91% 56,57% 12,02%
FR0000035081 ICADE REITS 23/06/2015 67,72 70,46 5,44% 3,57% 10,21% -7,53% 0,33% -2,46% 11,49% 4,05%
DE0007664039 VOLKSWAGEN AG-PREF Auto Manufacturers 17/03/2015 252,45 204,56 2,76% -0,52% -4,88% -10,46% 4,93% 12,57% 10,56% -18,97%
GB0007188757 RIO TINTO PLC Mining 19/01/2015 3718,85 3830,59 5,46% -0,08% -5,62% -8,30% -9,53% -18,23% -11,80% 3,00%
NL0000235190 AIRBUS GROUP SE Aerospace/Defense 19/01/2015 46,65 66,08 2,19% 3,20% 10,10% 2,49% 41,28% 52,81% 59,97% 41,65%
FR0004035913 ILIAD SA Internet 19/01/2015 199,40 215,79 0,21% 4,78% 5,03% -0,34% 6,70% -0,48% 8,36% 8,22%
ESTX € Pr 19/01/2015 328,96 379,87 2,99% 2,26% 6,42% 1,00% 16,66% 23,45% 21,80% 15,48%
MEDIA DEL PTF 2,57% 4,72% -0,50% 12,88% 14,78% 19,18% 9,84%
Spunti operativi:
Abbiamo deciso di fare uscire dal portafoglio Airbus nonostante la raccomandazione ancora positiva sul
titolo. La motivazione è la ottima performance dall’inserimento e la perdita di forza relativa rispetto
all’indice negli ultimi 3 mesi e soprattutto da un mese a questa parte. Nella fase di alta volatilità dei
mercati preferiamo inserire un titolo che mostri una volatilità bassa, in questo caso la scelta cade su una
utility come Endesa su cui abbiamo una raccomandazione outperform ed un target price a 21 € (contro
18,85 € attuali).
2 di 9
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Advisory Equity
Aggiornamento Mercati e Spunti Operativi
16 Settembre 2015
DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO
Pagina 2 di 9
DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 2
Equity Focus: Mercati Azionari
Mercati azionari globali all’insegna della volatilità con le
preoccupazioni che si sono spostate dalla Grecia alla
Cina. Nonostante il sostegno della Banca centrale cinese
attraverso nuovi stimoli all’economia del Paese, dalla
metà di giugno ad oggi, l’indice Shanghai Comp ha perso
tutti i guadagni registrati da inizio anno. La Banca
centrale cinese ha tagliato i tassi di interesse per cinque
volte da novembre 2014 e deciso di svalutare lo Yuan per
recuperare competitività nei settori legati alle
esportazioni e sostenere la produzione industriale.
Questo, però, ha alimentato i timori riguardo il rischio di
un rallentamento delle economie emergenti e di un
ulteriore deprezzamento delle rispettive valute causato
dalle crescenti fuoriuscite di capitale: le prospettive
macro-economiche sui Paesi emergenti non sono
particolarmente favorevoli ed il continuo declino dei
prezzi delle commodities è tale da ridurre sia le
prospettive di inflazione che di crescita economica. Il Fmi
ha confermato che sono aumentati i rischi riguardo un
indebolimento della crescita economica globale ed ha
chiesto alle varie Banche centrali di mantenere una
politica monetaria espansiva. Nel mese di Agosto, le
imprese europee ed americane esposte alla Cina ed ai
Paesi emergenti hanno registrato un forte sell-off: settori
più sensibili sono Auto, Lusso e Materie prime.
In Europa, il presidente della Bce, Mario Draghi, ha
rivisto al ribasso le stime di crescita di inflazione e Pil
dell’Eurozona nel 2015 e 2016 ed ha affermato che il QE
andrà avanti fino a settembre 2016 ed anche oltre se
necessario. Inoltre, la Bce ha deciso di aumentare il
limite di acquisto per ciascuna emissione di titoli del
debito pubblico dal 25% al 33% ma il ritmo resta a 60
mld€ al mese.
In Usa, dal Beige Book della Fed è emerso come
l’economia americana stia crescendo ad un ritmo
moderato nonostante le difficoltà causate dalla Cina, dal
calo dei prezzi del petrolio e dall’apprezzamento del
dollaro. Il dato sul Pil del secondo trimestre è salito al
+3,7%, in modo superiore alle attese, ed il mercato del
lavoro si mantiene su buoni livelli. Tuttavia, i membri del
Fomc sono ancora incerti su un eventuale rialzo dei tassi
a settembre. Probabile un rialzo nel 2015 ma più a
dicembre che a settembre. In questa fase la Fed sembra
dare più peso alle condizioni finanziarie globali che al
buon stato di salute dell’economia interna.
Performance settoriale Europa da inizio 2015
Asset
Class Giudizio Preferenze
Finanziari, Chimici, Tecnologia
(Semiconduttori), Health Care in Usa;
Distribuzione alimentare in Europa
Stile Value;
Tema High Dividend ;
Azioni di Società europee con business
legato ai Paesi sviluppati (Europa ed Usa)
Commento
Azioni +
Stile / Temi di
investimento
Settori
Mercati
Preferenza per lo stile Value che registra una buona
performance nelle fasi di ripresa del ciclo economico e
per il tema High Dividend, attraverso la selezione di
società europee con una struttura finanziaria solida ed in
grado di generale flussi di cassa ricorrenti ed adeguati
per la distribuzione di un dividendo.
Manteniamo la preferenza per le economie dei Paesi
sviluppati
Preferenza per i settori ciclici : il QE porterà ad una
maggiorte propensione al rischio da parte degli
investitori, con una conseguente rotazione settoriale
dai titoli difensivi a quelli ciclici.
Europa, Usa e Giappone
Indice Valore Perf
YTD
Volat
360gg
P/E Dividend
Yield
DOW JONES INDUS. AVG 16.370,96 -8,15% 13,48% 14,94 2,61%
S&P 500 INDEX 1.953,03 -5,14% 13,54% 16,50 2,21%
NASDAQ COMPOSITE INDEX 4.805,76 1,47% 15,22% 20,96 1,29%
Euro Stoxx 50 Pr 3.175,62 0,93% 20,94% 13,65 3,86%
FTSE 100 INDEX 6.084,59 -7,33% 14,66% 15,07 4,28%
CAC 40 INDEX 4.518,15 5,74% 20,13% 14,53 3,39%
DAX INDEX 10.131,74 3,33% 20,76% 12,66 2,93%
IBEX 35 INDEX 9.696,40 -5,67% 20,66% 14,47 5,94%
FTSE MIB INDEX 21.553,80 13,37% 25,69% 16,77 3,04%
SWISS MARKET INDEX 8.686,17 -3,31% 17,56% 16,84 3,25%
NIKKEI 225 18.026,48 3,30% 20,07% 16,97 1,64%
MSCI EM 807,66 -15,54% 13,76% 11,58 3,01%
Performance in valuta locale da inizio 2015 dell’indice EuroStoxx (linea
nera) vs S&P500 (linea gialla) vs MSCI Emerging Market (linea verde)
Pagina 3 di 9
DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 3
Equity Focus: Settori più sensibili al
rallentamento della crescita economica cinese
Il settore automobilistico ha performato bene i primi cinque
mesi del 2015 (+30%) beneficiando del miglioramento del
ciclo economico, dalla ripresa della domanda di auto in
Europa, dal calo del prezzo delle commodities e dal
deprezzamento dell’Euro, ma ha poi sottoperformato durante
il recente contesto di volatilità, arrivando a perdere gran
parte dei guadagni registrati. I dati sulle vendite di automobili
sono stati buoni nei Paesi sviluppati (Europa ed Usa), mentre
hanno registrato dei rallentamenti nei Paesi Emergenti
(Brasile, Cina e Russia). Il rallentamento della crescita
economica cinese potrebbe impattare negativamente sul
settore attraverso un calo della domanda. Inoltre, il mercato
automobilistico cinese sta subendo cambiamenti strutturali
con i costruttori locali che stanno guadagnando significative
quote di mercato. La concorrenza in aumento ed il
rallentamento delle vendite in Cina ha portato alcune società
automobilistiche (soprattutto quelle tedesche, maggiormente
esposte al mercato cinese) ha rivedere al ribasso le
prospettive degli utili.
La domanda di materie prime da parte dalla Cina (il
maggiore consumatore di commodities industriali) rimane
debole, mentre l’offerta globale è grande. Le società legate
alle materie prime dovranno far fronte al calo dei prezzi delle
commodities attraverso un taglio del Capex. Il rallentamento
della crescita economica in Cina, il debole trend dei prezzi
delle materie prime ed il dollaro forte non sono di supporto
per il settore nel breve periodo. Consideriamo che sia troppo
presto investire nei settori legati alle commodities anche se le
società stanno adattando i loro modelli di business ad un
contesto di bassi prezzi delle commodities (M&A, taglio del
Capex, controllo dei costi). E’ opportuno aspettare qualche
catalyst positivo (migliori dati macro in particolare).
Il contesto macro-economico caratterizzato dal calo dei prezzi
del petrolio, bassa inflazione e bassi tassi d’interesse è
relativamente benevolo per le vendite dei beni di lusso ed
un sostegno dovrebbe venire anche dal deprezzamento
dell’Euro. Ma tra i fattori di rischio c’è il rallentamento della
crescita economica cinese e l’introduzione della norma
anticorruzione da parte del governo cinese. Inoltre, la
svalutazione dello yuan inciderà negativamente sulle vendite
in quanto i beni di lusso diventano più costosi per i turisti
cinesi.
Performance 5 anni dell’indice STOXX 600 Automobiles & Parts
Performance 5 anni dell’indice STOXX 600 Basic Resource
Performance 5 anni dell’indice MSCI Europe Textiles Apparel &
Luxury Goods
Performance Total Return settoriale Usa
Performance Total Return settoriale Europa
Settore Perf.
5g
Perf.
1M
Perf.
3M
Perf.
6M
Perf.
YTD
Perf.
1 A
Perf.
3 A
Volat.
1 A
S&P 500 CONS DISCRET IDX 1,68 -4,15 -1,59 0,60 4,86 11,63 18,23 14,504
S&P 500 HEALTH CARE IDX 2,54 -6,59 -5,09 -1,29 3,59 11,85 23,14 15,682
S&P 500 TELECOM SERV IDX 0,76 -4,30 -4,70 -3,46 -1,57 -3,11 2,47 14,022
S&P 500 INFO TECH INDEX 2,86 -4,85 -5,01 -1,70 -1,58 2,85 11,77 16,343
S&P 500 CONS STAPLES IDX 0,86 -6,58 -1,85 -1,75 -2,33 6,46 12,25 11,784
S&P 500 FINANCIALS INDEX 1,77 -8,70 -7,58 -4,49 -5,92 0,37 14,35 14,977
S&P 500 INDUSTRIALS IDX 1,84 -5,66 -7,84 -7,37 -8,09 -2,86 12,91 14,714
S&P 500 UTILITIES INDEX 1,75 -8,62 -1,18 -2,59 -10,26 2,09 8,62 16,448
S&P 500 MATERIALS INDEX 0,52 -7,55 -15,39 -14,43 -12,19 -13,68 5,34 16,198
S&P 500 ENERGY INDEX -1,43 -9,34 -17,78 -14,79 -20,28 -30,61 -4,73 21,532
Settore Perf.
5 g
Perf.
1M
Perf.
3M
Perf.
6M
Perf.
YTD
Perf.
1 A
Perf.
3 A
Volat.
1 A
STXE 600 FinanServc € Pr 1,34 -6,68 -5,18 -3,12 15,47 25,28 24,47 19,827
STXE 600 Constr&Mtr € Pr 0,46 -5,05 -2,66 -4,52 15,12 17,83 17,64 19,737
STXE 600 HealthCare € Pr -0,87 -6,89 -4,29 -5,22 14,20 14,35 21,15 17,387
STXE 600 Per&HouGds € Pr -0,35 -8,40 -4,68 -5,59 12,84 18,13 16,40 17,664
STXE 600 Trav&Leisr € Pr 0,91 -3,26 -3,17 -4,29 12,45 28,45 25,81 18,471
STXE 600 RealEstate € Pr -0,57 -8,59 -1,02 -6,03 11,71 18,44 16,77 18,320
STXE 600 Media € Pr -0,52 -6,11 -5,85 -6,32 11,70 20,39 22,06 17,060
STXE 600 Telcomm € Pr -2,11 -9,38 -6,60 -4,44 10,36 20,31 15,83 18,713
STXE 600 Retail € Pr -1,06 -9,20 -7,83 -7,64 8,53 11,92 10,85 17,958
STXE 600 Auto&Parts € Pr 2,72 -5,75 -15,28 -19,39 8,49 13,16 20,54 23,869
STXE 600 Insurance € Pr 0,91 -7,82 -5,03 -8,77 8,05 14,49 19,86 17,406
STXE 600 Chemicals € Pr -0,59 -9,67 -10,60 -13,52 5,55 8,73 11,19 20,280
STXE 600 Food&Bevrg € Pr -0,49 -8,37 -7,22 -10,20 4,88 8,47 11,94 16,254
STXE 600 InduGd&Ser € Pr -0,34 -8,50 -10,20 -11,82 4,61 4,64 10,93 17,000
STXE 600 Banks € Pr -0,28 -9,86 -11,47 -6,60 4,26 -1,58 10,68 21,674
STXE 600 Technology € Pr 0,11 -5,61 -11,53 -13,09 1,62 5,46 15,81 20,107
STXE 600 Utilities € Pr -1,08 -9,68 -8,58 -7,01 -5,29 -5,77 7,04 18,477
STXE 600 Oil&Gas € Pr -0,84 -11,72 -16,60 -10,56 -5,85 -21,81 -5,48 24,426
STXE 600 BasicResou € Pr 1,65 -10,37 -23,25 -23,43 -17,23 -25,73 -10,92 27,340
Pagina 4 di 9
DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 4
Spunti operativi: Azioni europee con esposizione ai
mercati dei Paesi sviluppati
Le aspettative di una ripresa nelle economie sviluppate, anche se in modo modesto e progressivo,
restano intatte e raccomandiamo i settori ed i titoli esposti al miglioramento della domanda
domestica nei mercati sviluppati (Europa & Usa). In Europa i fattori di supporto sono: il QE, il
deprezzamento dell’Euro, dati macro in ripresa ed il miglioramento del credito. Negli Stati Uniti: la
crescita economica, il miglioramento del mercato occupazionale ed un ritorno al consumo.
Name Settore
Europa
Occidentale USA
Tot Mercati
Sviluppati Africa Europa
dell’Est
America
Latina
Asia
Tot Mercati
Emergenti
AXA SA Insurance 75% 13% 88% 12% 12%
ATLANTIA SPA Transportation 83% 83% 17% 17%
ING GROEP NV-CVA Banks 93% 2% 95% 5% 5%
VINCI SA Engineering&Construction 82% 3% 85% 4% 6% 1% 4% 15%
RANDSTAD HOLDING NV Commercial & Professional Serv 70% 22% 92% 8% 8%
PEUGEOT SA Auto Manufacturers 71% 7% 78% 4% 4% 7% 7% 22%
KONINKLIJKE AHOLD NV Food & Staples Retailing 40% 60% 100% 0%
FRESENIUS SE & CO KGAA Health Care Equipment & Servic 42% 42% 84% 2% 5% 9% 16%
SNAM SPA Utilities 100% 100% 0%
COMPAGNIE DE SAINT GOBAIN Capital Goods 68% 14% 82% 4% 8% 6% 18%
GRIFOLS SA Pharmaceuticals, Biotechnology 21% 65% 86% 9% 5% 14%
CAP GEMINI Software & Services 70% 21% 91% 5% 4% 9%
% dei ricavi
Isin Name Settore Paese
Giudizio
BNP
Target
Price
Valuta Prezzo Beta
EPS
2014
Stima
EPS
2015
Stima
EPS
2016
Stima
Dividend
Yield
Perf TR
5 d
Perf TR
1 m
Perf TR
3 m
Perf TR
6 m
Perf TR
YTD
Perf TR
1 Y
FR0000120628 AXA SA Insurance FRANCE BUY 29,00 EUR 22,01 1,10 2,11 2,25 2,36 4,82% -1,32 -7,91 -0,34 -1,96 19,48 16,98
IT0003506190 ATLANTIA SPA Transportation ITALY HOLD 27,00 EUR 23,47 0,86 0,95 1,13 1,28 3,66% -1,84 -4,90 8,61 0,13 23,70 25,17
NL0000303600 ING GROEP NV-CVA Banks NETHERLANDS BUY 16,30 EUR 13,09 1,24 1,01 1,14 1,19 6,19% -2,42 -7,26 -7,32 -0,88 23,83 22,64
FR0000125486 VINCI SA Engineering&Construction FRANCE BUY 68,00 EUR 57,32 0,89 3,51 3,51 3,76 3,23% -0,73 -1,56 12,13 7,91 28,68 32,55
NL0000379121 RANDSTAD HOLDING NV Commercial & Professional Serv NETHERLANDS HOLD 60,00 EUR 53,99 1,09 2,56 3,26 3,87 2,78% -2,65 -11,97 1,07 -0,69 37,88 47,09
FR0000121501 PEUGEOT SA Auto Manufacturers FRANCE BUY 22,50 EUR 15,58 1,16 -0,18 1,39 1,77 0,39 -8,76 -13,30 -3,68 52,40 44,28
NL0010672325 KONINKLIJKE AHOLD NV Food & Staples Retailing NETHERLANDS BUY 21,00 EUR 17,57 0,87 0,89 1,04 1,13 2,96% -0,28 -0,73 -2,82 -0,63 22,13 40,51
DE0005785604 FRESENIUS SE & CO KGAA Health Care Equipment & Servic GERMANY HOLD 78,00 EUR 63,52 0,79 2,03 2,58 2,90 0,85% -0,33 -2,86 16,29 17,23 48,30 65,18
IT0003153415 SNAM SPA Utilities ITALY HOLD 4,57 EUR 4,40 0,78 0,32 0,34 0,28 5,68% 0,41 -2,44 2,09 3,24 13,22 6,08
FR0000125007 COMPAGNIE DE SAINT GOBAIN Capital Goods FRANCE BUY 49,50 EUR 40,39 1,21 2,27 2,44 2,93 3,12% -1,70 -4,72 -0,23 2,53 18,07 12,65
ES0171996012 GRIFOLS SA Pharmaceuticals, Biotechnology SPAIN HOLD 44,00 EUR 37,65 0,86 1,72 1,85 2,02 1,70% 0,67 -4,79 5,80 -2,25 14,64 16,23
FR0000125338 CAP GEMINI Software & Services FRANCE HOLD 92,00 EUR 78,06 0,94 3,50 4,24 5,11 1,72% 0,08 -8,78 1,42 4,71 33,18 36,53
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DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 5
Spunti operativi: azioni High Dividend
L’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce
porterà ad un deprezzamento dell’Euro e
contribuirà a mantenere bassi i rendimenti sul
mercato obbligazionario. Di conseguenza, gli
investitori in cerca di un maggiore rendimento
saranno orientati verso gli asset più rischiosi in
particolare i settori ciclici e le azioni high
dividend.
Di seguito una selezione di azioni europee high dividend:
Fonte dati: Bloomberg
Paese Indice Dividend
Yield
Europa Euro Stoxx 50 Pr 3,85%
UK FTSE 100 INDEX 4,30% UK Generic Govt 10Y Yield 1,86%
Francia CAC 40 INDEX 3,39% France Govt Oats Btan 10 Yr Oa 1,06%
Germania DAX INDEX 2,93% Germany Generic Govt 10Y Yield 0,66%
Spagna IBEX 35 INDEX 5,94% Spain Generic Govt 10Y Yield 2,09%
Italia FTSE MIB INDEX 3,04% Italy Generic Govt 10Y Yield 1,85%
Svizzera SWISS MARKET INDEX 3,24% Switzerland Govt Bonds 10 Year -0,05%
Olanda AEX-Index 3,45% Netherlands Governments 10 Yr 0,84%
Rendimento Bond 10Y
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
5,50
6,00
6,50
7,00
7,50
8,00
feb-06
lug-06
dic-06
mag-07
ott-07
mar-08
ago-08
gen-09
giu-09
nov-09
apr-10
set-10
feb-11
lug-11
dic-11
mag-12
ott-12
mar-13
ago-13
gen-14
giu-14
nov-14
apr-15
Dividend Yield EuroStoxx Rendim Bund10Y
Isin Name Settore Paese
Giudizio
BNP
Target
Price
Valuta Prezzo Beta
EPS
2014
Stima
EPS
2015
Stima
EPS
2016
Stima
Dividend
Yield
Perf TR
5 d
Perf TR
1 m
Perf TR
3 m
Perf TR
6 m
Perf TR
YTD
Perf TR
1 Y
NL0000303600 ING GROEP NV-CVA Banks NETHERLANDS BUY 16,30 EUR 13,09 1,24 1,01 1,14 1,19 6,17% -2,13 -7,26 -7,32 -0,58 23,83 23,02
IT0003153415 SNAM SPA Utilities ITALY HOLD 4,57 EUR 4,39 0,78 0,32 0,34 0,28 5,69% 0,23 -2,57 1,95 3,06 13,06 5,88
DE0008404005 ALLIANZ SE-REG Insurance GERMANY BUY 168,00 EUR 140,95 0,92 14,02 14,82 14,42 5,25% -0,84 -7,54 0,86 -5,15 7,38 10,07
DE0008430026 MUENCHENER RUECKVER AG-REG Insurance GERMANY HOLD 183,00 EUR 165,30 0,86 18,54 18,62 17,16 4,84% -0,48 -1,61 2,48 -11,35 3,98 12,28
FR0000120628 AXA SA Insurance FRANCE BUY 29,00 EUR 22,12 1,10 2,11 2,25 2,36 4,79% -0,83 -7,45 0,16 -1,47 20,08 17,57
IT0003506190 ATLANTIA SPA Transportation ITALY HOLD 27,00 EUR 23,47 0,86 0,95 1,13 1,28 3,65% -1,84 -4,90 8,61 0,13 23,70 25,17
FR0000120578 SANOFI Pharmaceuticals FRANCE HOLD 98,00 EUR 88,32 0,97 5,18 5,72 5,96 3,45% -0,39 -6,07 0,61 0,68 19,53 3,74
NL0000395903 WOLTERS KLUWER Media NETHERLANDS HOLD 30,00 EUR 28,47 0,93 1,58 1,87 2,01 3,27% -1,86 -3,56 4,77 -5,52 14,59 35,41
FR0000125486 VINCI SA Capital Goods FRANCE BUY 68,00 EUR 57,42 0,89 3,51 3,51 3,76 3,22% -0,73 -1,39 12,13 7,91 28,68 32,55
FR0000125007 COMPAGNIE DE SAINT GOBAIN Capital Goods FRANCE BUY 49,50 EUR 40,39 1,21 2,27 2,44 2,93 3,11% -1,33 -4,35 0,15 2,92 18,52 13,08
NL0010672325 KONINKLIJKE AHOLD NV Food & Staples Retailing NETHERLANDS BUY 21,00 EUR 17,63 0,87 0,89 1,04 1,13 2,96% -0,28 -0,37 -2,82 -0,63 22,59 40,51
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DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 6
Equity Focus: Situazione macro in Cina (1/3)
• Dati macro deboli continuano ad emergere in particolare la relativamente debole crescita della produzione
industriale ad Agosto (6,1%) e la crescita altrettanto sotto trend degli investimenti fissi (10,9%).
• D’altro canto la PBOC è riuscita a stabilizzare la crescita dell’offerta di moneta, dopo la riduzione dei tassi
continua la politica espansiva verso le banche attraverso l’abbondante liquidità fornita al sistema.
• La bilancia commerciale mostra un calo dell’export ma anche più marcato dell’import a testimonianza di un
calo della domanda interna.
• Politiche fiscali espansive come: riduzione dal 30% al 25% dei requisiti di capitale per i nuovi progetti in
infrastrutture (porti, aeroporti e strade) mentre questi incentivi non vengono forniti a settori dove resta un
eccessiva capacità (in particolare cemento ed acciaio).
• Evento politico importante: la presentazione del prossimo piano a 5 anni (2016-2020) per l’economia cjhe
verrà annunciato probabilmente in Ottobre.
• Quest’ultimo evento potrebbe rappresentare un catalyst importante per i mercati azionari.
• Le valutazioni degli stessi sono scese in misura importante ma, anche se si è ridotto, resta un premio alto
dell’indice di Shanghai rispetto all’Hang Seng China. Attualmente il premio valutativo delle azioni
quotate in Cina è del 23% circa rispetto a quelle quotate a Shanghai (17% se consideriamo i PE
12m fw)
Valutazioni dell’Hang Seng China
Valutazioni dello Shanghai Composite
Sulla sinistra abbiamo
inserito i grafici dei PE
12m fw dei due indici;
appare evidente come il
premio valutativo
dell’indice di Shanghai
rispetto all’Hang Seng si
sia ridotto dal 60% circa di
metà Giugno all’attuale
17%. Le valutazioni
raggiunte dagli indici
risultano più appetibili
anche se aspetteremmo
una normalizzazione della
volatilità per effettuare gli
investimenti.
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DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 7
Equity Focus: Situazione macro in Cina (2/3)
Volatilità a 90 gg dell’indice Shanghai Composite e dell’HSI negli ultimi 10 anni
Investire in un contesto di volatilità come quello evidenziato dai grafici è evidentemente molto
rischioso. Noi attenderemmo una normalizzazione della stessa prima di valutare investimenti sul
mercato cinese. Preferiamo non agire da contrarian ma attendere la definizione di un trend più
definito in un contesto di riduzione della volatilità.
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DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 8
Equity Focus: Situazione macro in Cina (3/3)
Volatilità storica ed implicita a 90 gg dell’indice HSI negli ultimi 5 anni
La volatilità implicita a 90 giorni sull’indice resta superiore (grafico sopra) rispetto a quella
storica realizzata; questo indica che il mercato si aspetta ancora una volatilità in aumento e
quindi non crediamo che sia il momento giusto per investire se non in una pericolosa ottica
contrarian.
I dati macro Cinesi negli ultimi mesi
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DOCUMENTO AD ESCLUSIVO USO INTERNO Advisory Desk 9
Spunti operativi: idee di investimento per il 2015
Di seguito un aggiornamento dei titoli presentati nelle precedenti conference call:
Fonte dati: Bloomberg
I titoli sono stati selezionati sulla base delle seguenti tematiche di investimento 2015:
1. La debolezza del petrolio e quindi l’impatto positivo sul reddito disponibile dei consumatori (settore retail, auto)
2. La debolezza dello scenario macro in Europa che può ancora favorire i settori meno ciclici (Health Care, Food &
Beverage) almeno nella prima parte dell’anno.
3. Un Dollaro più forte (apprezzamento del Dollaro Usa) offre un vantaggio competitivo per le società europee
esportatrici.
4. Titoli High Dividend: società europee in Euro con elevato dividend yield ma anche con una struttura finanziaria sana e
poco indebitata in grado di mantenere costante od incrementare il proprio dividendo nel tempo
5. Lo scenario che vedrà probabilmente tassi di interesse bassi per un periodo prolungato di tempo dovrebbe ancora
favorire il settore Telecom ed anche quello delle utility soprattutto quelle regolamentate, non esposte alla produzione
e vendita di energia elettrica penalizzata probabilmente dai bassi prezzi del petrolio.
6. La forte flessione dei prezzi delle materie prime ha pesato sul settore delle basic resources, anche in questo settore
comunque è possibile trarre spunti positivi soprattutto per le valutazioni raggiunte. Il calo del prezzo delle stesse ha
già portato a pesanti downgrade.
7. Vediamo alcune opportunità tra le banche popolari in Italia in vista della probabile riforma del settore voluta dalla
Banca d’Italia e su banche che hanno terminato positivamente una lunga fase di ristrutturazione.
ISIN Name Settore Data di
inserimento
Prezzo alla
data di
inserimento
Prezzo
Dividend
Yield
atteso
Dividend
Yield ptf
Perf TR
5 d
Perf TR
1 m
Perf TR
3 m
Perf TR
6 m
Perf TR
1 Y
Perf TR
YTD
Perf TR
da
inser.
Perf Ptf
Perf
SXXE
FR0000120560 NEOPOST SA Office/Business Equip 19/01/2015 44,38 41,77 9,70% 4,08% 0,43% -0,92% -11,52% -6,68% -18,35% -12,07% -5,88% 19,64% 18,17%
NL0000303600 ING GROEP NV-CVA Banks 19/01/2015 11,10 15,97 4,48% 1,73% 8,61% 15,87% 40,19% 61,68% 47,44% 43,89%
ES0130960018 ENAGAS SA Gas 19/01/2015 26,57 26,73 5,10% 3,17% 5,92% -4,02% -0,80% 11,59% 2,08% 0,58%
IT0000066123 BANCA POPOL EMILIA ROMAGNA Banks 09/06/2015 7,57 8,48 1,35% 6,89% 14,03% 19,34% 39,47% 33,91% 56,57% 12,02%
FR0000035081 ICADE REITS 23/06/2015 67,72 70,46 5,44% 3,57% 10,21% -7,53% 0,33% -2,46% 11,49% 4,05%
DE0007664039 VOLKSWAGEN AG-PREF Auto Manufacturers 17/03/2015 252,45 204,56 2,76% -0,52% -4,88% -10,46% 4,93% 12,57% 10,56% -18,97%
GB0007188757 RIO TINTO PLC Mining 19/01/2015 3718,85 3830,59 5,46% -0,08% -5,62% -8,30% -9,53% -18,23% -11,80% 3,00%
NL0000235190 AIRBUS GROUP SE Aerospace/Defense 19/01/2015 46,65 66,08 2,19% 3,20% 10,10% 2,49% 41,28% 52,81% 59,97% 41,65%
FR0004035913 ILIAD SA Internet 19/01/2015 199,40 215,79 0,21% 4,78% 5,03% -0,34% 6,70% -0,48% 8,36% 8,22%
ESTX € Pr 19/01/2015 328,96 379,87 2,99% 2,26% 6,42% 1,00% 16,66% 23,45% 21,80% 15,48%
MEDIA DEL PTF 2,57% 4,72% -0,50% 12,88% 14,78% 19,18% 9,84%
Spunti operativi:
Abbiamo deciso di fare uscire dal portafoglio Airbus nonostante la raccomandazione ancora positiva sul
titolo. La motivazione è la ottima performance dall’inserimento e la perdita di forza relativa rispetto
all’indice negli ultimi 3 mesi e soprattutto da un mese a questa parte. Nella fase di alta volatilità dei
mercati preferiamo inserire un titolo che mostri una volatilità bassa, in questo caso la scelta cade su una
utility come Endesa su cui abbiamo una raccomandazione outperform ed un target price a 21 € (contro
18,85 € attuali).
2 di 9
Advisory Equity spunti operativi_16.09.2015 .pdf
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A este pelo tu do no lo deberian dejar comentar. Es una verguenza. Para que escirbe todas estas bol…… ces. ?
Che gringo, ya que sabés tanto de la economía argentina -cosa que no voy a perder tiempo en discutir- y te das el lujo de sobrarnos como a giles por no expresarnos en italiano, ¿porqué no explicas, también en italiano, que CRISTOFORO COLOMBO es un cuento chino de gringuitos avivados, porque la familia genovesa con actividades textiles JAMÁS TUVO NAVEGANTE ALGUNO EN LA FAMILIA.
¿O NUNCA SUPISTE QUE CHRISTO FERENS DE TERRA RUBIAE ERA CATALÁN BALEAR CRIPTO JUDIO, DESCENDIENTE DE LOS MARIMON ALMIRANTES DE LA MAR OCÉANO?
Devaluar un 20% con una inflacion del 30% significa seguir agravando el atraso cambiario
¿ESA ES LA SOLUCION DEL FELPUDO?
Pero no sirve de nada analizar los dichos del Manco y su equipo
Si el Manco PENSARA (algo que está en duda) cambiar algo, no podría decirlo y si QUISIERA hacerlo no lo dejarían
Pero solamente Pagina12, Tiempo Argentino y el IP siguen sosteniendo la posibilidad de que el Manco puede llegar a presidente
Por lo tanto, ¿que sentido tiene analizar lo que pueda decir?
PRIMERO SI ROMPE LA STAMPATRICE DI PESOS (NO SE PUEDE AUMENTAR LA MASSA MONETARIA CON UN’INFLAZIONE AL 40%
SEGUNDO SE ELIMINA EL CEPO CAMBIARIO
TERCERO SE PAGA LA DEUDA IMPAGA
Carissimo XXavier sappiamo che tu no sei d’accordo con los imbeciles
Se puede combatir la realidad unicamente para la gilada, y desde la cadena nacional.
Los gobiernos no crean puestos de trabajo, mas que los empleados publicos. Lo que trae empleo es la inversion privada, cuando hay reglas estables, y esas reglas la deberan establecer los politicos.
Si el dolar sigue a precios de remate, $ 9,50, no habra empresa de ningun lado que quiera invertir dolares y que se los cambien al oficial, ergo no habra inversión. Ademas tampoco les dejan repatriar parte de las ganancias, eso es una locura, como la ley Moreno que para poder importar hay que exportar la misma cantidad, ni en Rusia paso eso.
El dolar debera flotar y estacionarse al precio que diga el mercado, los bienes y servicio valen lo que digan los ciudadanos. Y tendra que venir una bateria de medidas que apoyen a la libertad del mercado, bienes y servicios, sincerar la economia en una palabra, y a acabar con el relato trucho.
Por otro lado el BCRA no deberia meterse en comprar o vender hasta que la paridad que acepta el mercado sea una realidad, y conformar una ley, que los contratos pueden constituirse en cualquier moneda, y que los cambios seran libres.
Hay mucho que corregir, como la «emergencia economica» que usaron los kks sin siquiera reglamentar la ley. Solo decretos la mantienen, y no se sabe a ciencia cierta que la regula, unicamente sirve para que el ejecutivo falsifique moneda.
Muchos planes deberan seguir dado que la pobreza no aguantara en este estado de cosas.
Habra que remover a TODA LA CAMPORA, de los puestos oficiales dentro de las empresas deudoras del Anses, y dejar que las empresas paguen si quieren sus deudas. Ese fue el negocio paralelo al robo de las AFJP.
Ahora que esta afiliados, aprovechar y rajar a toda la » justicia legitima «, y dejar la justicia independiente que actue.
Arreglar el tema jubilados y sus juicios de inmediato, y si no hay plata aunque sea pagar parte con bonos. Y sacar de la CN el tema salario minimo, que es una entelequia.
Los salarios los paga el mercado, y si lo pone el gobierno muy bajo estan robando al ciudadano, y si lo ponen muy alto, nadie consiguira ese salario, sera una truchada solo para dirimir ajuste y juicios.
Hay que arreglar el tema militar, ya que los kk los borraron del mapa, y hasta por la CN no pueden intervenir en un tema interno. Vaya el caso de la Tablada, que Alfonsin envió el ejecito a reprimir los subversivos, fuera de la ley, pero con una acertada decisión.
encanar definitivamente a la Bostafide y su empresa de vafanar con las casas, y cerrar su «universidad» y a la Carlotto, sacarle todas las prerrogativas olficiales, si quiere seguir buceando el pasado, que haga una ONG, sino dentro de 100 años seguiran «buscando» tataranientos etc etc- Que estas viejas «enfermas» recuerden que hubo una guerra, y que los militares fueron «mal mandados» a aniquilar la subversión, pero por parte de un gobierno constitucional.
Hoy gracias a los «gobiernos democraticos» no se respétan los DDHH, apliocando Lesa humanidad cuando no correspondia, y llamando genocidas a las FFAA, cuando la escoria apatrida tenia sus siglas bien definidas, y era procedente del esterior.
No sigo para no aburrir. Pero hay tanto por enderezar…..
sorry por los malos tipeos, como «esterior» en vez de exterior » y otros. Y gracias al IP por dejarme expresar libremente.
Excelente su comentario al que apoyo en todas sus partes.
QUATTRO SI MANDA IN ESILIO LA SIGNORA CRISTINA E SEGUITO CHE HANNO PORTATO IL PAESE IN UNA SITUAZIONE ECONOMICA INDECENTE
CINQUE SI FANNO DELLE ELEZIONI DEMOCRATICHE……… NON IMPONENDO CHI DEVE ESSERE ELETTO
A este pelo tu do no lo deberian dejar comentar. Es una verguenza. Para que escirbe todas estas bol…… ces. ?
LO REPITO HASTA EL CANSANCIO…!!! SCIOLI Y MACRI… NUNCA SERAN PRESIDENTES DE ARGENTINA…!!!EL CISNE NEGRO SE LOS TRAGA A LOS DOS .. Y DESAPARECEN SIN PENAS NI GLORIAS…!!! SE VIENE EL FESTIVAL DE LOS CARPETAZOS… !!! O SEA «BOMBAS DE NEUTRONES» PARA TODOS Y TODAS…!!! Y SERA JUSTICIA…!!!
Pone quien gana entonces!!!
Chuenga 69
“Esta Argentina” da demasiado a:
1.-Colombianos
2.-Peruanos
3.-Paraguayos
4.-Bolivianos
5.-Chinos (estos con territorio y bandera propia).
Es como mucho, financiando así a EXTRANJEROS ILEGALES muchos de ellos DELINCUENTES y TRAFICANTES a cambio de PLANES y VOTOS de un GOBIERNO de CORRUPTOS (Que la juegan de Progres).-
http://www.mycohbra.it/#negoziare
PAGAR LA DEUDA SE PUEDE, PAGAR LA DEUDA SE DEVE
– Bajar las retenciones acentúa el desquicio fiscal.
– Quitar los subsidios no lo van a poder hacer sin aumentar tarificas y eso genera convulsión social por lo tanto su quita no lo podrá hacer al mismo ritmo que la quita de retenciones,ergo más déficit fiscal.
– Inflación de piso del 25% devaluar al ritmo actual es inviable, se contiene solo por la expectativa de los operadores de las elecciones.
Esto termina en un nuevo Rodrigazo asuma quien asuma. El próximo presidente no llega a 2 años de mandato.
Scioli combatiría el cepo con más cepo, conclusión se le va todo al carajo. Su modelo provincial consiste en impuestos altísimos y una administración de recursos desastrosa, con un gasto publicitario exagerado mostrando obras que distan de ser lo que relatan, con un gasto en proporción similar al empleado a nivel nacional por la arquitecta egipcia, reina de los corruptos.
http://economiaparatodos.net/el-fracaso-k-de-la-sustitucion-de-importaciones/
La realidad es que el modelo aplicado por el kirchnerismo lejos estuvo de desarrollar al sector industrial. En rigor el modelo solo logró mejorar la situación particular de algunos productores, pero parte del consumo artificial del período k se cubrió con importaciones mientras la soja permitió generar los dólares para importar celulares, televisores y demás electrodomésticos. Cuando el precio de la soja no logró compensar el retraso cambiario, ya no alcanzaron los dólares, apareció el cepo y el consumidor fue víctima de una economía cerrada. Pero la industria a su vez fue víctima de la falta de insumos por la falta de dólares para importarlos.
El famoso modelo ha fracasado en toda la líneas y solo es un éxito en el enfermizo relato de los k. Ni siquiera lograron desarrollar artificialmente al sector manufacturero, porque cuando se acabaron los dólares de las exportaciones fundieron al sector industrial por la falta de insumos y la caída del consumo interno. Sin posibilidad de exportar por falta de competitividad y con un tipo de cambio artificialmente retrasado, lo poco que queda del sector industrial está condenado a morir si el relato no deja paso a la realidad y a la gente con capacidad para administrar seriamente el país.
quando se come + de quanto se produce
SALTA QUALSIASI MODELO
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ARGENTINA 46 Holdouts ICSID TFA Griesa Singer Default Scioli Macrì Massa Kirchner
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La Grecia non è l’Argentina: se lascia l’euro non crescerà grazie all’export
La Grecia non è l’Argentina: se lascia l’euro non crescerà grazie all’exportHo sentito dire, fra il serio e il faceto, che il rischio maggiore per l’Eurozona non è che la Grecia esca dalla moneta unica e coli a picco, ma che esca e vada a gonfie vele!
di Redazione Soldionline 25 giu 2015 ore 10:38
A cura di Jim Leaviss, Head of Retail Fixed Interest M&G
Ho sentito dire, fra il serio e il faceto, che il rischio maggiore per l’Eurozona non è che la Grecia esca dalla moneta unica e coli a picco, ma che esca e vada a gonfie vele!
In questo scenario Atene ricomincerebbe da zero, libera dai debiti, pronta ad allentare la politica fiscale e con una “nuova dracma” svalutata che farebbe prosperare il turismo e sosterrebbe l’esportazione di prodotti agricoli e manifatturieri.
Gli altri Stati membri, oberati dai debiti e oppressi dall’austerità, vedendo i vantaggi dell’uscita dall’euro, seguirebbero subito l’esempio greco, venendo meno ai propri impegni e provocando la completa rottura dell’Unione Europea così come la conosciamo (e la seconda Grande Crisi Finanziaria in un decennio?). Spesso si fa il parallelo fra la svalutazione argentina del 2002 e la successiva ripresa del Paese latinoamericano. Anche noi, un paio di anni fa, abbiamo analizzato le analogie fra le due economie.
Tolta la camicia di forza al peso, l’Argentina tornò a crescere dell’8-9% l’anno per cinque anni, dopo quattro anni di PIL negativo (nel peggiore dei casi oltre -10% l’anno). È pensabile che la Grecia, una volta uscita dall’euro, viva un momento di slancio simile a quello conosciuto dall’Argentina dopo.
Argentina: PIL reale (annuo a/a)
La crisi argentina e quella greca presentano aspetti simili: una moneta sopravvalutata a causa del cambio fisso, un debito pubblico insostenibile e il coinvolgimento del FMI, un sistema di riscossione delle imposte inefficiente, dubbia correttezza dei dati statistici e una disoccupazione elevata.
In seguito all’iperinflazione degli anni 1980, l’Argentina decise di agganciare il peso al dollaro. L’inflazione crollò e, grazie a una valuta più forte e più stabile, le condizioni di vita migliorarono e le importazioni aumentarono notevolmente, ma ci fu anche una fuga di capitali perché molti si resero conto che le cose potevano cambiare. Il deficit delle partite correnti si ampliò. Nel 1999, quando l’economia rallentò dopo un periodo di espansione, la disoccupazione raggiunse il 15% e il debito pubblico cominciò a lievitare in modo allarmante.
Il debito estero arrivò al 50% del PIL e il FMI impose al governo l’adozione di misure di austerità per accedere ai finanziamenti. I tassi di interesse di mercato quasi raddoppiarono, toccando il 16%, e l’Argentina si vide abbassare il rating alla categoria di junk bond (in seguito si procedette a una ristrutturazione del debito).
Alla fine il FMI negò la concessione di nuovi fondi in quanto il governo non aveva rispettato gli obiettivi di deficit di bilancio. Entro fine 2001 i rendimenti obbligazionari superavano del 42% quelli dei Treasury USA e i conti correnti furono quasi congelati (il “corralito”) per fermare l’assalto agli sportelli bancari.
Fra caos politico e disordini sociali (un’altra caratteristica dell’economia era la crescente disuguaglianza) – e mancanza di dollari in circolazione – emersero valute alternative di tipo “pagherò” emesse dai comuni.
A gennaio 2002 il cambio fisso dollaro-peso fu abbandonato e la moneta argentina cominciò a svalutarsi e a fluttuare liberamente. I conti bancari e gli investimenti in dollari furono convertiti forzosamente in peso.
Il tasso di cambio passò da 1:1 a 4:1. Tornò l’inflazione, i beni importati divennero scarsi, tante imprese fallirono e il 25% della popolazione attiva rimase senza lavoro, mentre un altro 19% era sottoccupato.
Anche la Grecia può uscire dalla depressione grazie all’export? Forse, per quanto la scarsa qualità della terra (per lo più inadatta all’agricoltura) non aiuti. Carne e altri generi alimentari rappresentano appena il 12% delle esportazioni elleniche, contro oltre un terzo di quelle argentine. La voce più importante dell’export greco è il petrolio raffinato, un prodotto intermedio quotato in valuta forte e quindi escluso dai vantaggi della svalutazione. Il primo importatore di merci greche, inoltre, è la Germania, un aspetto forse problematico dopo un default…
Per concludere, quindi, le economie prosperate dopo una svalutazione monetaria (Argentina, Canada, Svezia) hanno beneficiato della contemporanea forte crescita dei loro partner commerciali. La Grecia non ha questa fortuna, né è in grado di reagire tempestivamente a una maggiore concorrenza nelle esportazioni. Non dimentichiamo inoltre che l’Argentina è cresciuta molto dopo la svalutazione e la ristrutturazione del debito, ma oggi il tasso di espansione del PIL reale si attesta appena allo 0,5% ed i rendimenti dei titoli di Stato in valuta forte si aggirano intorno all’8%. L’abbandono del cambio fisso e la ristrutturazione del debito non sono stati certo un’eterna panacea, ma non si può neppure affermare che lo status quo fosse sostenibile o auspicabile. Forse anche i politici greci la pensano così.
Bein es un economista judeo marxista, que en orden a los objetivos del Plan Andinia seguirá con la política del judío Kicillof, que es la misma de los judíos Gelbard y Grispun. Es decir economía cerrada que aisle a la «Reserva Territorial» llamada argentina del mundo occidental, neutralización de las clases dirigentes gentiles («oligarquía vernacula», «sectores concentrados», etc). Promocion y subsidios, prebendas y mercados cautivos a los «empresarios nacionales» para la construcción de la «Burguesia Nacional», Lazaro Baez, Elztein, Spolski, Whertein, Sigman, Midlin, Madanes, etc.
Grandes verdades, Don Daniel, tan simple y claro. Parece mentira la cantidad de idiotas que no pueden ver esto que nos pasa.
INCASSANO SUSSIDI, NO TRABACAN SONO INCENTIVATI ALL’OZIO.
E’ NATURALE CHE NON GLIENE FREGA NULLA DI VEDERE E VOTERANNO SEMPRE QUESTA GENTAGLIA.
MA OGGI IL MODELLO E ARRIVATO AL CAPOLINEA.
NON TROVA PIU’ DENARO.
Los argentinos inteligentes estan afuera y en condiciones normales se destacan. Aca quedamos los viejos como yo y los inutiles vividores .
Coincido.Que venga ISIS y termine con ellos.
EL VALOR DEL DOLAR ,NO SE SABE CUAL ES PORQUE TENEMOS EN UNA CANASTA MAS DE 7 U 8 OCHO TIPOS DE CAMBIO ,ESTO ES TIMBA PURA ,DESDE QUE SE EMITEN BILLETES EN 5 CINCO PAISES , CON EL USO DE TODO EL ABECEDARIO ,MAS AUN ,TAMBIEN USAMOA LA CARA DE LA SEÑORA EVA DUARTE DE PERON ,A JULITO ROCA ,Y COMO ESTO NO ALCANZA IMPRIMIMOS HOY CON DOBLE LETRA DEL ALFA BETO , EVA DUARTE FUE MUY SOLIDARIA Y UNA GRAN SEÑORA Y NO HABLEMOS DE LA GENTE DE LA GENERACION DEL 80 . VICTOR LA PLATA
nECESITAN 21 PESOS POR 1 DOLLARO USA.
E SE IL PRESIDENTE DELLA FED DOMANI ALZA IL TASSO DI SCONTO IL DOLLARO VA A SUBIR 26 PESOS POR DOLLARO. MA PROBABILMENTE QqUESTO NON SUCCEDERA’. IL TASSO DI SCONTO LO TERRANNO INVARIATO 68 PROBABILITA SU CIEN.
LONTANI I TEMPI DELLA PARITA’ DELLA MONETA ARGENTINA CON IL DOLLARO.
Una gran señora? yo tenia 10 años cuando fallecio y se alegro medio pais. Apretaba a los empresarios y los obligaba a dar dinero a su fundacion y los empleados publicos debian afiliarse obligatoriamente al partido Peronista. A mi no me la contaron .Lo vivi .
«GRADUALMENTE»: ROMPEDERA DE CULO PARA TODOS (Y TODAS)……¿PLAN «E-K-ON-OMI-K-O DE MAN-K-USO??……COMO EN LA PCIA. DE BS AS, IMPUESTAZOS CONFIS-KA-TORIOS PARA TODOS Y TODAS (PARA ESO LO TIENE AL HDP SANTIAGUITO MONTOYA), TERMINAR DE VACIAR EL BANCO PROVINCIA, CIFRAS MULTIMILLONARIAS EN PROPAGANDAS PEDORRAS, SOBREPRECIOS EN «OBRAS» NUN-KA REALIZADAS, K-ORRUPCIÓN + K-ORRUPCIÓN + K-ORRUPCIÓN + K-ORRUPCIÓN + K-ORRUPCIÓN + K-ORRUPCIÓN + K-ORRUPCIÓN + FALOPA + PIBES CHORROS + MARGINALIDAD + VILLAS DE DELIN-K-UENTES + INUNDACIONES + CONGO/URBANO……¡FARSAS + INEPTITUD + AFANO + CINISMO A TODA PRUEBA!!……¡EL MAN-K-O DEL ESPANTO!!……
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O yo soy un boludo o el manco me quiere tomar como tal: ¿Gradualismo? ¿Para qué? Si según Scioli está todo bárbaro y este es el mejor modelo de la historia. Entonces repito la pregunta: ¿Para que modificar algo tan genial y aplicar un «gradualismo»? ¡Si todo anda de 10! Porque que yo sepa gradualismo es de a poco ir cambiando o aplicando algo. ¿De a poco QUÉ?? ¿Un ROBO gradual?
¡MÁS FALSO Y TURRO QUE LA YEGUA EL MANCO HIJO DE PUTA ESTE!
O hablando en criollo «Habrá que pagar gradualmente (dudo que sea gradualmente porque no queda un mango de reservas), la fiesta de unos cuantos delincuentes montoneros a los cuales el imbécil de Scioli les asegura impunidad con tal de llegar a presidente con minúsculas y a costa de la sociedad decente y laburante».
¡Triste destino de una gran Nación reducida a menos que una republiqueta! Gradualmente iremos al comunismo venezolano con kicillof u otro demente montonero haciendo más cagadas y con Scioli aplaudiendo como el forro que és.-
¿Dejarán de ser tan ingenuos e idiotas los argentinos algún día o se merecen otro balde de mierda (gradual)?
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Los argentinos en su gran mayoria tendran lo que se merecen y a lo que se parecen.
Gran verdad.Como dijo Borges: La democracia es el abuso de la estadistica.
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Los argentinos de bién (no los marginales) nos tuvimos que digerir durante más de una decada tirada a los cerdos todas las mentiras de los KK, camporitas y otros turros. ¿Ahora también tenemos que tragarnos la farsa de Yoli y su «equipo» de truchos y farsantes? ¡ NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO !! ¡A REACCIONAR MANGA DE ESTÚPIDOS !!
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«El plan económico gradualista de Scioli» ¿PARA ESTO?
¡POING!!
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